Un’intervista silenziosa
I racconti, gli aneddoti, le spigolature raccontate da personaggi famosi e non del Quebec nel fascicolo Céline 25 ans d’amour, care lettrici e cari lettori, non sono terminati! Questa settimana il racconto è di Marie-France Bazzo, una conduttrice e giornalista quebecchese. Proprio come Céline, Marie-France Bazzo è di Montreal. E’ tuttora impegnata nella televisione e nella radio del Canada francese, ed anche in diversi premi letterari del Quebec. Ha incontrato Céline per la prima volta nel 1996, ma in quella circostanza non si può certo dire che gli acuti di Céline le abbiano bucato i timpani. Perché? Leggete il resto di questo articolo e lo scoprirete.
«Il mio primo incontro con Céline? Certo che me lo ricordo! Ebbe luogo in un contesto piuttosto strano. Fu ai Giochi Olimpici di Atlanta, nel 1996. Era stato deciso che Philippe Cantin e io l’avremmo intervistata per la radio all’indomani della sua performance alla cerimonia di apertura [si tratta della storica esecuzione di The power of the dream, seguita in diretta televisiva da tre miliardi e mezzo di persone, NdT]. Quando arrivammo al suo hotel, René ci annunciò che Céline doveva osservare un giorno di silenzio (scoprite qui perché). Poi Céline entrò nella sala, ci salutò e fece un gesto per chiedere “come va?”. Andò avanti così. Capivamo molto bene quello che ci stava raccontando con le mani e in realtà facemmo tutta l’intervista proprio così, a gesti. Il mio primo incontro con Céline quindi fu più silenzioso che mai! In onda raccontammo ai nostri ascoltatori quel dialogo con Céline avvenuto nel linguaggio dei segni. E fu un successo! Céline è così: rispettò fino in fondo il suo impegno di non parlare, ma allo stesso tempo si mostrò disponibile e generosa.»
Vi è piaciuto questo racconto? Lo conoscevate già? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto o sulla nostra pagina Facebook. Vi aspettiamo numerosi. Non ci resta che salutarvi e darvi appuntamento alla settimana prossima, in cui parleremo di Mego. Ciao!