Cari lettori ed amici di CelineDionItalia.com, vi diamo il benvenuto alla terza puntata di questa rubrica dal titolo: “Céline”: dalla creazione alla nascita di uno show.

Dopo il grande successo (l’ennesimo) di Céline con questo show, vi diamo l’opportunità di fare un giro dietro le quinte per scoprire chi si nasconde dietro tutto questo, chi ha creato “Céline” e come è riuscito a farlo.

Se avete perso la terza puntata il cui protagonista è Denis Savage, cliccate qui.

Come già anticipato sempre nella scorsa puntata, il protagonista di questa puntata è una persona che lavora con Céline Dion da 25 anni, mettendo la sua grandissima professionalità nella luce, nel palco e nella bellezza di ogni concerto. Come molti di voi avranno già capito, si tratta di Yves Aucoin.

Una persona che non si preoccupa troppo delle maschere che caratterizzano tutti gli operatori dello show business, probabilmente perchè dopo 25 anni di lavoro con Céline e tutto il team ha acquisito la giusta fiducia in ciò che fa e la corretta confidenza con tutti loro, esordisce dicendo:

Stiamo intrattenendo le persone, quindi la cosa più importante è divertirsi senza prenderla troppo seriamente.

Lui è uno che parla di corrente, di flusso che una volta che ti prende non ti lascia più e proprio questo pensiero sembra essere la chiave del suo successo ed il segreto che si cela dietro la sua creatività.

E pensate che Yves Aucoin ha intrapreso questa carriera per puro caso, senza niente che formalmente lo abilitasse a fare il production designer. Tutto capitò perchè nel lontano 1989 dovette sostituire colui che allora era il lighting designer di Céline Dion. Ma, nonostante tutto, il talento e la grande devozione di Aucoin per il suo lavoro, hanno vinto.

Nella stessa maniera con cui un pittore usa pennello e tempera per emozionare, così Aucoin usa le luci, il palco, i video, i costumi e qualsiasi altra cosa gli venga in mente per valorizzare l’espressività della musica della Dion. Egli, tra l’altro tende a sminuire l’importanza del suo lavoro essendo consapevole e convinto che sebbene molte persone vadano a vedere un concerto anche per avere un’esperienza visiva, la scena rimane secondaria rispetto alla musica ed alle canzoni. La sua filosofia è quella di completare la musica non di portarle via qualcosa.

Doveva essere su Céline. Non c’è niente che possiamo fare che sia più potente della sua voce. Il nostro lavoro è quello di accompagnatori; per accrescere il sogno, per spingere l’emozione un po’ oltre. Ma, lei è il punto di partenza. Lei è la scintilla.

Ogni aspetto visivo di ciò che si vede in “Céline” è risultato dell’innata creatività e dell’esperta professionalità di Yves Aucoin. E’ una persona capace di spiegare l’initimità o l’eccitazione riuscendo, a seconda delle tattiche che utilizza, a modificare le reazioni del pubblico.

Sicuramente il pubblico applaude perchè Céline è fantastica ma certe tattiche, per esempio specifici movimenti delle luci, possono accrescere nell’uditorio le espressioni di gioia.

Senza dubbio, Aucoin ha usato questi trucchi per ipnotizzare il pubblico ma non hanno mai provocato lo stesso risultato. Ed il suo lavoro oltre a comunicare il messaggio giusto nel momento giusto agli uditori è anche e soprattutto quello, difficilissimo, di leggere e reagire alla chimica che si crea sul palco e fuori da esso, tra cantante e pubblico. Lui ha l’abilità di dare vita  allo show, facendolo crescere lungo un percorso all’interno del quale l’artista può esprimersi. Per Aucoin riuscire ad aggiustare e cambiare è fondamentale ed egli dà merito a tutto il resto del team per il loro supporto a questi cambiamenti.

René e Céline credono tanto nell’aggiustare lo show in corso d’opera. Conoscono il loro pubblico e lo ascoltano continuamente, cercando le sue reazioni e percependo il suo battito.

Ogni show è ideato e programmato con attenzione, a volte anche per anni. E siccome Yves Aucoin conosce bene le aspettative del pubblico per un produzione targata Céline Dion, a Las Vegas non si è tirato indietro anzi è andato avanti, oltre A New Day… Live in Las Vegas, inserendo sorprese ed effetti speciali con i quali ha letteralmente carpito emozioni ed appluasi. Gli schermi in mezzo al palco che fungono da coreografie con le immagini che scorrono su di essi, gli ologrammi grazie ai quali Céline riesce a duettare con sé stessa e con Stevie Wonder, l’effetto acqua su My heart will go on sono le novità più tangibili di questo show che portano la firma inconfondibile di Yves Aucoin, per l’appunto.

 Non ti vuoi mai ripetere e vuoi sempre migliorare. Non finisce mai.

 

 

Vogliamo sinceramente ringraziarlo, da fans, per tutte le emozioni che negli anni ci ha regalato consapevoli che ce ne regalerà tante altre e che… “non finisce mai”

 

Grazie per averci seguito, per questa puntata è tutto! Il protagonista della prossima puntata è “la musica” dello show… Riuscite ad indovinare di chi si tratta? Rispondete commentando l’articolo!

 

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