Lo Sapevate?

Lo sapevate che tra il 16 e il 18 luglio 2008 Céline Dion si trovava a Montréal per far parte di un progetto UNICEF chiamato Faces of Hopes che riuniva dodici bambini,con malformazioni congenite, provenienti da 9 paesi diversi?
Il progetto realizzato dall’Unicef e dalla fondazione Familias de Hoy offriva al grande pubblico un libro fotografico di 250 pagine e un prezioso calendario contenente gli scatti dei 12 eroi con la cantante.
Il libro fotografico porta la firma di quattordici valenti autori tra i quali ricordiamo Stéphane Laporte, Micheal Jasmin e Sylvie Payette.

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Questo volume di 295 pagine racconta la storia del coraggio e della forza di questi bambini che sopportano e superano prove terribili lungo la propria infanzia, racconta l’amore e la determinazione dei genitori ,adottivi e naturali.

Sono le storie di Andrew,Chris,Donald,Elizabeta,Fanni,Mario,Martunis,Mary Justin,Milagros,Miles,Samu ad essere la struttura portante dei diversi punti di vista degli autori che le affrontano; al centro dell’impegno umanitario v’è il volere raccontare la verità,il dolore ,la gioia , la possibilità di sopravvivere all’impossibile e la certezza che si possa sempre contare sui propri sogni e sui sogni di chi ci ama profondamente.
Illuminante a tal proposito è la citazione di Emily Dickinson che l’autrice Anique Poitras pone in apertura al proprio racconto della storia di Mario Lemire Junior,lo riportiamo:

“The thruth must dazzle gradually
Or every man be blind.”

Al termine della sessione di  photoshoot con Céline Dion questi bambini hanno la possibilità di parlare e conoscere la celebre cantante che ha definito il percorso fatto assieme a questi bambini nel luglio del 2008, un percorso doloroso ma necessario, che ci dimostra come le nostre debolezze e i nostri problemi di sempre non sono nulla se paragonati ad un intervento a cuore aperto eseguito su una bambina appena nata, o all’eroica azione di un uomo semplice, Luc Flerrant che salva dalle fiamme un giovane ragazzo.

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In apertura del volume v’è la puntuale prefazione di George-Hérbert Germain che si è sempre occupato della biografia dell’artista quebecchese.
Il suo commento su questa esperienza e sulla viva partecipazione di Céline è il seguente:

– Il dono dell’empatia, alcuni lo ricevono dalla nascita, altri lo acquisiscono nella prima giovinezza e lo mantengono tutta la vita.Questo sembra il caso di Céline Dion.Lei ha sempre avuto questa attenzione verso gli altri ,in particolare verso i bambini più disagiati, meno fortunati. Lei sa, con stupefacente naturalezza,entrare in contatto con i bambini gravemente colpiti da malattie o irrimediabilmente compromessi dagli interventi, lei riesce a farli parlare ,a farli ridere,a giocare con loro.E’ in queste occasioni che persone come Céline sanno creare dei legami, degli incontri di cuore in cui lei mette tutta la propria anima,ed è da questo incontro di anime che ricomincia la guarigione e il ritorno alla vita.

(font:A.A. 12heros parmi nous,éditions la semaine 2008)

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