“La Strip rischia di soffrire”, a lanciare l’allarme è Le Journal de Montréal. L’assenza di Celine Dion a Las Vegas inizia a farsi sentire ed il pubblico estero pare poco attratto dai “rimpiazzi” che il Caesars Palace ha scelto in assenza della cantante quebecchese.
Celine Dion non tornerà nel suo camerino del Caesars Palace almeno fino al maggio 2015, secondo il Las Vegas Sun. Dunque, la “Strip” sta cercando in qualche modo di riorganizzarsi.
La scorsa settimana, il giornalista del Las Vegas Sun, Robin Leach, ha scritto che la Dion era ancora lontana da un ritorno alla “Strip”. Inizialmente annunciato per la fine di marzo, il ritorno della cantante è stato rinviato a maggio 2015 ma, in base alle informazioni raccolte da Leach, la pausa potrebbe estendersi ancora di più.
In assenza della quebecchese, il Caesars Palace ha fatto appello alla cantante country Reba McEntire per riempire temporaneamente i 4000 posti nel Colosseo. L’azienda annuncerà a gennaio anche il nome di un altro celebre artista che si esibirà in residency sulla “Strip”.
Celine insostituibile
Al momento non si possono fare festeggiamenti: l’annuncio di questa nuova residency non ha prodotto effetti sul turismo estero. L’attrattiva internazionale di Celine Dion è unica.
“Non c’è un’altra Celine Dion”, ammette Robin Leach, contattato dal Journal de Montreal. “La sua attrattiva per i turisti stranieri è immensa”.
Norm Clark, del Las Vegas Review-Journal, ha la stessa sensazione. “Celine Dion è insostituibile. Reba McEntire è molto popolare negli Stati Uniti, ma dubito che possa attirare un maggior numero di turisti stranieri”.
Anche i dati ufficiali iniziano a preoccupare: già da settembre, secondo Martin Roby, direttore marketing dell’agenzia quebecchese Voyages à rabais, c’è stato un “piccolo ribasso” dei viaggi dal Quebec a Las Vegas. Tuttavia, le compagnie di viaggio e gli operatori turistici come Air Canada si augurano che per i loro viaggiatori “Celine rappresenti solo la ciliegina sulla torta di un viaggio fatto per scoprire la Sin City”.