Celine Dion è salita sul palco dello Staples Center sabato pomeriggio per le prove della canzone in omaggio a Michael Jackson, che si sarà eseguita domenica sera al gala dei Grammy Awards insieme a Jennifer Hudson, Smokey Robinson, Carrie Underwood e Usher.

Per l’occasione, i cinque artisti invitati ad interpretare il brano, ‘Earth Song’, saranno accompagnati da un video in 3-D, che era stato preparato appositamente per la serie di spettacoli ‘This Is It’ che avrebbe dovuto presentare il Re del Pop a Londra nel luglio 2009.

Dopo le prove, Celine ha incontrato alcuni giornalisti discutendo di questo omaggio.

“Non è stato difficile convincermi a partecipare ad un tributo a Michael Jackson, io sono una sua grande fan da sempre. Michael è una grande ispirazione per me, lo è sempre stato. Avevo il suo poster sulla parete della mia camera da letto quando ero piccola e mi ha molto incoraggiato a imparare a parlare la lingua inglese ed a fare lo stesso suo lavoro. Provo ancora una sensazione strana, per un sacco di motivi: abbiamo perso una persona veramente grande. Ma allo stesso tempo, siamo molto onorati di essere stati scelti per portare questo messaggio, di aver potuto vedere il suo film. Tutto questo, è difficile, ma è un grande onore.
Ho ancora un cappello firmato da Michael Jackson in persona, è stato un dono straordinario anche se ora assume un significato diverso. Sia io che Michael lavoravamo per la stessa etichetta discografica, e Rob Prince, con il quale abbiamo collaborato per diversi anni, sapeva che io ero una grande fan e chiese a Michael di autografarmi un cappello.
E’ stato molto emozionante provare per la prima volta questo tributo. Provo ancora dolore, e rabbia, dato che Michael era al top della forma. Abbiamo letto molte cose sui giornali ed è un peccato che la gente avesse una certa immagine di Michael, ma lui era ancora al suo massimo delle prestazioni. Dopo aver visto il film [This Is It] e dopo aver visto come era in gran forma, [la morte] è molto difficile da accettare. Non ero solo una fan, l’ho conosciuto personalmente ed ho avuto la possibilità di incontrarlo. E’ difficile sapere che stava andando molto bene ed adesso non è più con noi. Mi si spezza il cuore.
Michael, per me, è stato un’incredibile fonte di ispirazione. Non era solo un buon musicista, ma era anche un buon ballerino ed un ‘visionario’. Sapeva esattamente cosa voleva fare, sapeva quello che voleva sentirsi dire ed era ben conscio di ciò che stava accadendo intorno a lui. Michael è stato una grande emozione.”

Via | Canoe.ca

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