Ed eccoci giunti alla ventesima parte della rubrica Mia cara Céline! Come promesso, questa settimana vi proponiamo non una ma due testimonianze sulla nostra beniamina.
E’ bella e semplice
La prima è di Claude Dubois. Nato a Montréal come Céline, Claude Dubois cominciò a cantare da piccolissimo, ed è considerato oggi una delle voci più particolari della musica pop quebecchese. In Francia il suo nome è associato soprattutto all’interpretazione di Le blues du businessman, tratta dal musical Starmania. Il 7 maggio 2007 ha pubblicato un album di duetti, contenente tra l’altro Si Dieu existe, cantata assieme a Céline. Si tratta di una canzone dalla linea melodica non scontata, che i due hanno interpretato anche dal vivo al concerto di beneficenza per l’ospedale pediatrico Sainte-Justine (4 agosto 2007) e allo storico evento sur les plaines (22 agosto 2008).
Su Céline ha detto: «Ho incontrato Céline Dion per la prima volta in uno spettacolo di beneficienza a Longueuil. Era giovanissima. René Angélil gestiva la sua carriera, ma il suo primo album non era stato ancora lanciato. Ho sempre apprezzato la sua grande capacità di ascoltare, è questo che mi impressiona di lei. Inoltre, Céline ha molto rispetto per le persone più semplici. Mi piace molto questa cosa… Non c’è bisogno che mi metta a parlare del suo talento eccezionale. E’ il fatto che ha la testa sulle spalle a interessarmi. E’ bella e semplice. A ben guardare, lo è sempre stata.»
Mi suscita rispetto
Lise Payette è una scrittrice e giornalista nata a Verdun, in Québec. Deputato del Parti Québecois, è stata a capo di diversi Ministeri tra il 1976 e il 1981. Le sue posizioni sulla condizione della donna hanno destato non poche polemiche negli anni delle lotte femministe. Politica a parte, Lise Payette (come pure Janette Bertrand) è una delle autrici di D’elles: ha scritto per Céline la struggente Je cherche l’ombre, una delle canzoni più emozionanti di D’elles. Ecco cosa ha detto a proposito di Céline:
«Il nostro primo incontro è stato all’inizio degli anni ’90, quando la intervistai in una puntata del mio programma televisivo Tête à tête. Lei fu la mia prima invitata…» Quell’intervista rimase impressa per sempre nella memoria dei quebecchesi perché Céline scoppiò subito in un pianto dirotto, causatole dal non poter rivelare l’identità del suo fidanzato.
Lise Payette quella sera disse addirittura «io passerò alla storia come colei che ha fatto piangere per un’ora Céline Dion». Abbiamo ritrovato nei nostri archivi il filmato originale di quell’intervista, e ve lo proporremo, corredato di trascrizione e traduzione in italiano, in un prossimo articolo. Continuate a seguirci quindi, sottoscrivete il nostro feed reader, e controllate spesso la nostra pagina Facebook.
Torniamo alla dichiarazione di Lise Payette. «Questa donna mi suscita rispetto. E’ partita per il viaggio della vita con un bagaglio piccolissimo, che ora invece è diventato enorme. Che riesca a gestire la sua vita con tanta intelligenza, sensibilità, e misura, in un mondo fatto di eccessi, è semplicemente lodevole»
Prima di salutarvi… un piccolo quesito di cultura generale celinica. Come abbiamo detto sopra, anche Janette Bertrand, a cui è dedicata la diciannovesima puntata di questa rubrica, ha scritto una canzone per l’album D’elles. Sapreste dirci quale? Fatecelo sapere nei commenti qui sotto o su Facebook. Alla settimana prossima, ciao!