“Fu un istante magico”

Dopo Mia Dumont, è la volta di un’altra donna che è stata accanto a Céline per tanti anni: la sua direttrice di tournée dal 1985, Suzanne Gingue. Avendo diretto diversi tour, gli aneddoti che Suzanne ha raccontato agli autori di Céline 25 ans d’amour non possono che essere collegati proprio ai concerti tenuti in giro per il mondo dalla diva.

Quel pubblico che cantava unito…
Facciamo un salto nel tempo. Siamo a ottobre del 1995, da qualche parte nel sud della Francia. Da 28 settimane, alla posizione N°. 1 delle classifiche di vendita musicali di Francia e Belgio c’è il capolavoro di Jean-Jacques Goldman e Céline Dion (e ci resterà ininterrottamente per altre 16 settimane, battendo ogni record). Sono le otto di sera. Lo spettacolo sta per cominciare.
«Durante il D’eux Tour, in Francia, una sera il pubblico era già nell’arena e cantava, aspettando che Céline salisse sul palco. Conoscevano tutte le parole a memoria! Céline e io ci avvicinammo al sipario per ascoltarli. Ci si drizzarono letteralmente i peli sulle braccia a sentire così tante persone che cantavano per Céline, fu un istante magico!»

Una maglietta dopo l’altra!
Ed eccovi un aneddoto poco famoso su come finì quella tournée. «Dopo l’ultimo spettacolo di quella lunga tournée, Céline fece qualcosa di speciale: chiese delle T-shirt del tipo indossato dai tecnici del tour, una per ogni reparto, e le indossò tutte una sull’altra. Poi andò di persona in tutti i reparti per aiutare a smontare il palco. Con i tecnici del suono si mise ad avvolgere le matasse dei cavi; con i tecnici delle luci sistemò i fari nei loro contenitori a valigetta, e così via. Quando aveva finito il suo compito in ciascun reparto, si toglieva la maglietta corrispondente. Quello fu il suo modo di salutare e ringraziare tutta la troupe, il suo modo di far loro l’occhiolino prima di tornare a casa.»

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