Benvenuti al quinto appuntamento con la traduzione del libro di Denise Bombardier, ‘L’Enigmatique Celine Dion‘, che, vi ricordiamo, potete acquistare da Amazon.it ad un prezzo stracciato.

Per tentare di comprendere la traiettoria di Céline Dion, questa donna al culmine della notorietà che seduce dei fervidi fan, comanda l’ammirazione e provoca delle critiche al vetriolo, l’ho dunque accompagnata nel suo percorso. L’ho vista cantare davanti a delle folle elettrizzate in Africa del Sud, perdere la voce in Australia, scoppiare di collera a Brisbane dopo uno spettacolo in cui era delusa di se stessa. L’ho sentita estremamente emozionata durante la consegna della sua Legion d’onore all’Eliseo e davanti un Areopago di universitari dell’Università Laval in Québec di cui un certo numero più che riservato al proprio posto. Fui testimone del suo prodigioso talento a scuoterli e ad emozionarli durante il suo discorso di ringraziamento per il dottorato honoris causa che le avevano conferito. Infine, l’ho vista sulla difensiva davanti a dei giornalisti che tentavano di imporsi e ho percepito a qualche ripresa una sorta di rabbia ben nascosta dietro l’immagine talvolta troppo liscia e troppo perfetta.

Questo libro è una riflessione su un percorso di vita singolare, quello di una ragazzina di 12 anni, poco scolarizzata, abitante la piccola città di Charlemagne in Québec e che è diventata, in meno di 20 anni, una delle cantanti più adulate al mondo, l’unica francofona ad essersi imposta sulla Terra intera. Nell’ora in cui le personalità politiche si ispirano alle rockstar, qual’è il potere di una star del mondo dello spettacolo? Céline Dion è più che una cantante dalla voce eccezionale di cui si apprezza o no il repertorio, è entrata nell’immaginario collettivo diventando un’icona della società moderna eccessivamente mediatizzata.

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