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René Angélil dà un’importanza, che ad alcuni può sembrare smisurata, a tutto ciò che si dice e si scrive su Céline sui media quebecchesi. E protegge l’artista tacendole le critiche di cui lei è oggetto e di cui le voci malgrado tutto le arrivano. E’ sorprendente constatare che i successi multipli e innegabili non permettono alla coppia di essere al di sopra delle critiche provenienti dal loro paese. Nel corso degli anni, René Angélil ha saputo, da geniale manipolatore, bloccare, isolandoli, certi irriducibili avversari per i quali la voce, lo stile, le scelte musicali della cantante sono odiosi. Ritroviamo ovunque nel mondo degli specialisti di musica pop che criticano Céline Dion. Ma in Québec la star e suo marito sono l’oggetto di un dibattito irrazionale da che essi occupano la prima pagina della attualità.
I numerosissimi fan quebecchesi sono sensibili a questo modo che hanno René Angélil e Céline Dion di trattarli senza alterigia. “Céline è come noi” significa in Québec: “Lei non si fa passare per un’altra, è rimasta la stessa. E’ semplice, ci comprende. E’ della famiglia.” Eppure, niente assomiglia meno ad una famiglia che Sony, la multinazionale del mondo dello spettacolo che regola la carriera dell’artista in associazione con l’impresa Feeling, proprietà di Céline Dion e René Angélil. Questo contesto commerciale di una formidabile efficacia non prende mai il sopravvento sull’immagine della cantante che il suo entourage, composto da fedelissimi, gestisce secondo la legge di René, il padrone indiscusso. Ecco perché i fanfaroni, i testoni e i pretenziosi non hanno successo nell’entourage della coppia. Questa prima cerchia di qualche persona lavora sotto l’autorità paterna di René Angélil, figura emblematica che può con un osservazione immergere il suo interlocutore in uno stato di panico. La presenza onnipotente di questo padre simbolico, cerbero della star, guardiano della sua immagine e protettore del suo benessere quotidiano, conferisce all’organizzazione un carattere familiare rafforzato dalla presenza presso la coppia dei membri delle due famiglie che occupano funzioni diverse. Semplificando, possiamo dire che le nozioni di datore di lavoro e di impiegato sono messe in attesa a beneficio dell’appartenenza ad un clan in cui l’uso del francese in dialetto quebecchese esclude talvolta gli “stranieri”.

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