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La dernière de Céline” (conosciuto anche come “Millennium concert”) è il titolo di un concerto tenuto da Céline la notte fra il 31 dicembre 1999 e il 1° gennaio 2000 al Centre Molson di Montreal davanti a 25 000 persone per celebrare l’arrivo del nuovo millennio e per regalare ai suoi fans un ultimo grande evento d’addio, prima dei due anni di silenzio e ritiro dalle scene per un periodo di riposo e per cercare di avere un figlio. Il concerto chiude il lungo “Let’s talk about love tour” inizato a Boston il 21 agosto 1998; da questo tour, segnato da alcune tappe cancellate a causa della malattia di René, è stato estratto anche il live da Parigi “Au cœur du stade”. Per Céline l’evento vuole essere anche un modo per celebrare, assieme al suo Quebec e con i con i fans che la seguono dal suo debutto, i grandi successi ottenuti negli ultimi anni sulla scena internazionale; il concerto infatti si apre infatti, sulle note di “My heart will go on”, con una serie di immagini che riassuomono la carriera di Céline sul palcoscenico dai tempi di “Ce n’était qu’un reve” al 1999.

Il concerto è trasmesso in Quebec da TVA, così come in Francia, nel resto del Canada e negli Usa. Molte persone annunciano che trascorreranno la notte di capodanno guardando la performance di Céline; fra questi vi sono il presidente Bill Clinton e la moglie Hillary, da sempre ammiratori di Céline, ed il pugile Mohammed Alì. L’atmosfera del concerto è elettrizzante ed il repertorio scelto cerca di essere una sorta di antologia della carriera della signora Dion; sono infatti presentati brani che Céline non interpretava live da molti anni e che non reinterpreterà negli anni successivi (come ad esempio “Des mots qui sonnent” o “Incognito”). I brani sono tratti dagli album “La voix du bon Dieu” (1981), “Tellement j’ai d’amour” (1982), “Les chemins de ma maison” (1983), “Mélanie” (1984), “Incognito” (1987), “Unison” (1990), “Dion chante Plamondon” (1991), “The colour of my love” (1993), “D’eux” (1995), “Falling into you” (1996), “Let’s talk about love”(1997), “S’il suffisait d’aimer” (1998), “These are special times” (1998), “All the way…A decade of song” (1999).  Come nelle alter tappe francofone del tour, all’interno del concerto Céline presenta un medley di quattro fra i suoi primi successi; rispetto al live “Au cœur du stade”, il quarto brano non è “L’amour existe encore” (qui eseguito a parte), ma “Une colombe”, singolo che Céline aveva interpretato il 10 settembre 1984, davanti a 65 000 persone, nello stadio olimpico di Montreal, in occasione della visita di papa Giovanni Paolo II. Nell’esecuzione, all’interno del medley, del brano del 1982 “D’amour ou d’amitié”, si può notare un errore di Céline: nel ritornello invece di cantare “Lui seul peut décider qu’on se parle d’amour ou d’amitié”, come correttamente cantano le coriste, nella seconda parte del verso anticipa il verso della strofa successiva, dicendo “Lui seul peut décider… entre une histoire d’amour ou d’amitié”.

La serata ha anche degli ospiti: l’attore e comico Stéphane Rousseau (autore fra l’altro di una divertente parodia di “Le blues du businessman”), Bryan Adams, con cui Céline ha collaborato negli album “Let’s talk about love” e “These are special times” e il cast (originale) del musical di Luc Plamondon e Riccardo Cocciante “Notre Dame de Paris” (da cui Céline interpreta il brano “Live”, versione francese di “Vivre”, originariamente cantato da Noa e da Helene Segara). Con loro Céline realizza dei duetti rimasti inediti: “It’s only love”, “When you’re gone” e “(Everything I do) I do it for you” con Bryan Adams, “When I fall in love” con Daniel Lavoie, “J’irai ou tu iras” con Luck Mervil, “Le blues di businessman” con Bruno Pelletier, “Unison” con Stéphane Rousseau e “I’m your angel” con Garou (con cui è solo il primo di altri duetti).

Prima dello scoccare della mezzanotte, un’emozionatissima Céline fa il conto alla rovescia assieme al marito René, per poi perdersi nei baci suoi e di tutta la famiglia Dion riunita. Per Céline è anche l’occasione di festeggiare il ritorno al suo fianco del marito, dopo la battaglia contro il cancro. Non è raro che i genitori di Céline appaiano nei suoi concerti (così anche nei live “Unison”, “The colour of my love” e “Au cœur du stade”), ma per quanto riguarda il padre di Céline queste saranno le ultime immagini che vedremo.

Céline sceglie infine di concludere il lungo concerto e quindi questa lunga importante e densa stagione della sua vita e della sua carriera con la sua prima canzone, scritta per lei dalla madre e dal fratello: “Ce n’était qu’un reve”. In realtà lo stesso 1° gennaio 2000 Céline ha poi tenuto un ultimo concerto privato, riservato a pochissimi invitati.

L’atmosfera di “La dernière de Céline” è unica e in un certo senso questo evento rappresenta davvero un punto e a capo per la ragazza prodigio, ultima di 14 figli. Quando tornerà nel 2002 ormai sarà una madre, una diva e centro di un apposito e costosissimo show a Las Vegas, ma questa è un’altra storia….

3 pensiero su ““La dernière de Céline”, un live imperdibile!”
  1. miei cari…………….non esiste da nessuna parte una registrazione di questo mitico evento??? a parte Au coeur du stade?? 😀

  2. ciao…ma dipende…intendi una cosa ufficiale?…Perché se ti accontenti di una cosa ufficiosa la trovi anche su eMule…forse è più facile che la trovi in giro anche in siti analoghi con il nome Millennium concert o Millennium Eve concert

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